Un'Isola al centro del mondo ''Il sesto giorno, Iddio, compì la sua opera e lieto d'aver creato tanto bello, prese la terra tra le mani e la baciò. Là, dove lui posò le labbra, è la SICILIA centro del mondo.''
La posizione centrale della Sicilia nel Mediterraneo ha assunto valori diversi nelle varie epoche storiche. La Sicilia era parsa quasi l'ombelico del mondo nell'età classica.Questo ruolo l’ha avuto per secoli. L’ha avuto sin dalla preistoria perché è geograficamente al centro dei traffici, delle migrazioni e dei conflitti. L’ha avuto nell’antichità perchè preda ambita di conquistatori più ambiziosi e più forti che presto sono però diventati “siciliani” e dalla Sicilia e con la Sicilia hanno perseguito l’ulteriore loro sviluppo. Lo ha perso con Roma, di cui divenne provincia. Lo ha riconquistato in pieno con gli Arabi, i Normanni e gli Svevi: La Sicilia emirato, regno, impero. Quattrocentodiciannove anni di grandezza e di esempio per i popoli, centro e protagonista del Mediterraneo e dell’Europa, terra di sviluppo e immigrazione dal sud e dal nord, dall’est e dall’ovest. Lo ha perso, per ora, con la crisi profonda del Mediterraneo, lo spostamento dei traffici sull’Atlantico, la logica dei blocchi e della guerra fredda, la globalizzazione. La Sicilia, ormai da secoli, dal 1250, anno della morte di Federico Imperatore, viene trascinata dove gli altri la portano: col sistema imperiale spagnolo, con altri grandi e piccoli dominatori, con l’Italia, con l’Occidente, con l’Europa, con la superpotenza americana. Chi ha relegato la Sicilia al ruolo di marginalità ed emarginazione vuole e fa in modo che i Siciliani stessi dimentichino la propria storia e perdano la propria lingua e cultura. E pensare che la Sicilia è stata un originale laboratorio di cooperazione fra popoli e culture. Che tutte le civiltà appena citate sono state in Sicilia, che l'hanno profondamente segnata, che il carattere attuale dei Siciliani è frutto di questa straordinaria cooperazione. La Sicilia è stata ed è rimasta, insomma, una realtà unica ed ha acquisito una cultura che le permette, soprattutto in questo periodo, di lanciare un messaggio a tutti i popoli del Mediterraneo (Tunisia, Egitto, Libia, ecc.) che sono alla ricerca della democrazia e libertà.
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