venerdì 23 agosto 2013

I FLORIO

(Cap.ll)  L'ascesa

Fra le iniziative destinate ad aver maggior fortuna vi sarà la costruzione di uno stabilimento per la produzione di vino "Marsala", in concorrenza con le famiglie inglesi che già operavano nel settore, come i Woodhouse e gli Ingham. L’inserimento di Vincenzo Florio nel mercato del vino, nel 1834, è un momento importante sia per la storia della famiglia sia per la storia del vino Marsala; intanto rispetto agli altri mercanti inglesi, la scelta di Vincenzo Florio è di rivolgersi soprattutto al mercato nazionale più che fare la concorrenza, che sarebbe stata persa già dal nascere, a Ingham che aveva il predominio del mercato americano o ai Woodhouse che avevano il predominio del mercato del Nord Europa. Le cose cominciano a cambiare sensibilmente nella seconda metà dell’Ottocento quando Vincenzo Florio e il figlio Ignazio investono sempre di più nell’azienda per modernizzarla. Nelle loro cantine si realizzerà il primo impianto di imbottigliamento meccanico ben prima che non alla Ingham o alla Woodehouse. L'attività intrapresa si rivelò un ottimo affare ed il prodotto si assicurò un vasto mercato. Altra iniziativa proficua si rivelò l’affare delle tonnare. Nell’ottobre del 1841 i Florio legano il loro nome alle isole Egadi, prendendo in gabella dai Pallavicino e Rusconi le antiche tonnare di Favignana e Formica per un periodo di diciannove anni.

 I Florio, come molti altri imprenditori, meridionali e settentrionali, ebbero una forte spinta dopo il
Locandina Targa
Florio
1860, non a caso la borghesia e l’imprenditoria dettero una mano, non solo metaforica, all’impresa garibaldina, confidando nella nascita e nello sviluppo di una moderna industria. Nel 1874 il figlio Ignazio senior acquisterà interamente le isole Egadi pagando la cifra di 2 milioni 750.000 lire alla famiglia Pallavicino. I Florio trasformarono l’industria conserviera del pesce in un’impresa mondiale. Con la costruzione dello stabilimento Florio a Favignana realizzarono il più moderno e importante complesso industriale di lavorazione e conservazione del tonno esistente nel Mediterraneo.
 Ignazio interviene inoltre, a partire dagli anni Settanta, in provincia di Caltanissetta con alcune attività di lavorazione dello zolfo e dà l’avvio a tante altre attività nel campo dell’industria chimica, della produzione di porcellane e ad un corollario di attività minori correlate. Ma l’attività dei Florio non si ferma qui. Banche, alberghi, editoria, una gara automobilistica: la Targa Florio che fa conoscere all’Europa intera i paesaggi selvaggi e dolci delle Madonie.

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