Il Giardino
Autentico gioiello archeologico e agricolo della Valle dei Templi, tornato allo splendore dopo decenni di abbandono, il Giardino della Kolymbetra è un luogo straordinario per la magnificenza della natura e per la ricchezza dei reperti archeologici che ancora vengono alla luce.
Si sviluppa all’interno della Valle dei Templi per circa cinque ettari, entro pareti di tufo che ne costituiscono il perimetro naturale, e si colloca tra il tempio di Castore e Polluce e quello di Vulcano. Molteplici sono le specie di piante che custodisce, alcune delle quali non più coltivate al giorno d’oggi.
La storia
Le origini del Giardino risalgono all’epoca in cui i greci colonizzarono la Sicilia (500 a.C) e la sua storia è legata allo sviluppo dell’antica città di Akragas, che sorgeva sulla piana della rupe Atenea. Diodoro Siculo narra che il tiranno Terone affidò all’architetto Feace il compito di progettare un sistema idrico per approvvigionare la città: grazie al nuovo sistema di canalizzazione i greci akragantini riuscirono a trasformare l’arida terra siciliana in un fiorente giardino ricco di piante mediterranee. Gli antichi ipogei (o acquedotti Feaci), dai quali ancora sgorgano limpide acque utilizzate per l’irrigazione, sono oggi tra i pochi esplorabili nella Valle dei Templi e risalgono al V sec. a.C., quando alimentavano l’antica piscina (Kolymbetra).
Il Giardino è stato affidato in concessione dalla Regione Siciliana al FAI, che ha provveduto al recupero paesaggistico, restituendo al pubblico un’importante testimonianza storico-artistica e naturalistica della nostra civiltà.
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