Corredo funebre territorio di Poggioreale periodo Elimo |
La città di Elima
Molti storici hanno voluto in maniera del tutto arbitraria identificare la città di Elima con Erice, ritenendo pertanto che una città di nome Elima non sia mai esistita. Se le fonti attestano dell'arrivo di un Elimo, di nobili discendenze, al punto tale che il popolo da lui prese il nome, si deve ritenere che allo stesso modo di come Segesta prese nome dall'eponimo Aceste, debba essere esistita una città Elima dall'eponimo Elimo. Lo storico Dionigi di Alicarnasso riporta che Enea giunto in Sicilia, incontratosi con Aceste e Elimo, dimostrò loro la sua amicizia col fondare per essi le città di Segesta e di Elima. Lo storico Aloisio pone, con certezza, la costruzione della città di Elima sul monte Castellazzo di Poggioreale, afferma che non si trattò di una città grande e importante quanto Segesta, destinata a diventare il centro politico degli Elimi, ma che ebbe una connotazione di fortilizio, posta in una posizione strategica a controllo della via del Crimiso destro (Belice), a suo tempo un fiume navigabile, che da Selinunte conduceva al punto di confluenza,in uno snodo cruciale per raggiungere Agrigento-Siracusa o per raggiungere la città di Schera (Corleone) e Makella (Marineo) e da lì seguendo il corso dell'Eleuterio il mare dei Tirreni e Himera.
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