venerdì 28 dicembre 2012

1860 Finalmente si fa l'Italia



Giungiamo, finalmente, al meraviglioso Maggio 1860, anno in cui s'incide nella storia dell'Italia il nome di due città siciliane : Marsala e Calatafimi.
Garibaldi, giudicando ormai maturo il momento della liberazione, decise, infatti, la Spedizione dei Mille che aveva lo sco­po di liberare dai Borboni tutta l'Italia Meridionale.
I Mille erano giovani volontari, affluiti al richiamo dell'Eroe da ogni parte della Penisola.
Partiti il 5 Maggio 1860 da Quarto, presso Genova, i Mille sbarcarono a Marsala sei giorni dopo.
E subito dopo Marsala, ecco a Salèmi le squadre dei picciotti unirsi a Garibaldi.
— Che  entusiasmo,  piccolo  Siciliano,  che entusiasmo! Ovunque si correva a Garibaldi; ovunque si gridava: Viva l'Italia !
Le truppe borboniche, inviate contro il minuscolo esercito garibaldino, si disposero a battaglia sulla collina detta « Pianto Romano », nei pressi diCalata/imi.
I Garibaldini, assai minori di numero, dovettero conquistare là collina palmo a palmo. Ad un certo momento il pericolo fu grande. Nino Bixio, allora, consigliò Garibaldi di ritirarsi, ma il generale rispose:
—  Bixio, qui si fa l'Italia o si muore!
Finalmente i Borboni, molestati da ogni parte dai « picciotti », dovettero ritirarsi e Garibaldi, acclamato dal popolo, entrò trionfalmente in Calatafimi.
Purtroppo, a San Martino, colpito da una fucilata morì il bravo Rosolino Pilo.
Garibaldi, ingannando il nemico che lo aspettava a Monreale, condusse i suoi a Piana degli Albanesi, poi passò per Marineo e si l'ermo a Misilmeri.
La mattina del 27 Maggio, dopo breve e furiosa lotta a Porta Termini, Garibaldi, con i suoi e con i bravi picciotti, entrava trionfalmente in Palermo.
Le truppe borboniche vennero inesorabilmente chiuse in un cerchio di ferro al Palazzo Reale, al Molo e al Castello. Infine, furono costrette a chiedere l'armistizio.
Intanto, inviati da Camillo Cavour, arrivarono a  Garibaldi  altri aiuti:   da  Trapani,  da Agrigento,  da Catania,  da Messina e da altre località dell'isola.~Il 20 Luglio, a Milazzo, i Garibaldini attaccarono nuovamente i Borboni, li sbaragliarono completamente e li costrinsero a lasciare definitivamente la Sicilia.
Il 24 Luglio Garibaldi entrava in Messina fra il tripudio della popolazione.
In Ottobre un plebiscito (votazione popolare) univa l'isola al resto d'Italia, sotto il governo di Vittorio Emanuele II,
che sarà proclamato Re nel Marzo 1861.
— E poi? — chiederai tu a questo punto.
, la storia della Sicilia è quella dell'Italia.
E come l'Italia ha dato molto alla Sicilia, cercando di migliorarne le condizioni di vita con molteplici iniziative economiche e sociali, così la Sicilia ha dato molto all'Italia con l'ingegno, l'operosità e persino col sangue dei suoi figli che accorsero numerosi allorché la Patria li chiamò nella Prima Guerra Mondiale, per liberare i fratelli di Trento e di Trieste.

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