ARRIVANO I FRANCESI......
Dopo gli arabi e i normanni il periodo che seguì fu un periodo agitato per l'isola.
A FedericoII, morto nel 1250, era successo il figlio Manfredi, usurpando il diritto del fratellastro Corrado e del figlio di questi, Corradino.
Il Papa, allora, temendo la potenza di Manfredi, chiese aiuto al re francese Carlo d'Angiò.
La lotta, non solo fra Carlo d'Angiò e Manfredi, ma fra i partigiani dell'uno e dell'altro, fu lunga e molto dannosa per l'isola. Alla fine Carlo d'Angiò ebbe la meglio, sconfisse a Benevento Manfredi ( 1266) e, poco dopo, anche il povero Corradino, tradito e abbandonato da tutti.
// governo di Carlo d'Angiò (che Dante, vissuto in quei tempi chiamò « mala signoria »), portò tristi cambiamenti in Sicilia.
Tutte le terre e i castelli, già appartenenti ai nobili siciliani, furono dati ai nuovi nobili francesi, suscitando così odi e rancori, che certo non giovarono al benessere della popolazione. La capitale venne trasferita a Napoli.
Inoltre le tasse e i tributi assai gravosi, accrebbero ancor più il malcontento dei Siciliani.
Nel 1282 la rivolta scoppiò d'improvviso, nel famosissimo e glorioso giorno dei Vespri Siciliani.
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