Frattanto andava sempre più crescendo, nel bacino del Mediterraneo, la potenza di due popoli che, certamente, conosci già : i Fenici e i Greci.
I Fenici, come sai, erano audaci naviganti. Assai abili nel commercio, inoltre, essi fondavano spesso nuove colonie nei paesi in cui svolgevano i loro affari. Una di queste, in Africa, proprio di fronte alla Sicilia, fu Cartagine.
Attratti dalla prosperità dei Sìculi, i Fenici giunsero ben presto da Cartagine anche in Sicilia, fondarono, sulle coste nord-occidentali, la città diPanormo (Palermo), e da li presero a penetrare nell'interno dell'isola.
I Greci, venuti anch'essi a contatto coi Sìculi nel sec. Vili a. Cristo, per ragioni di commercio, si stabilirono invece in numero sempre maggiore nella parte orientale dell'isola, dove fondarono le città di Leontinoi (Lentini), Catania, Zancle (Messina), I mera, Siracusa, Gela e Selinunte.
Queste città, divenute assai potenti, estesero in breve il loro dominio verso occidente, fondando, a loro volta, altre città.
Successe così che Sicani, Elimi e Sìculi, a poco a poco, si trasformarono di fronte alla superiore civiltà dei Greci; ne adottarono usi, costumi, arte, religione; e fondendosi in un solo popolo, diedero vita a quell'originale e splendida civiltà siciliana che rese famosa l'isola in tutto il Mediterraneo.
Che periodo meraviglioso, quello per la Sicilia! Prosperarono V'agricoltura e il commercio, fiorì la poesia che creò miti e leggende bellissime, si diffuse la cultura, si costruirono templi e monumenti, di cui ancor oggi rimangono grandiose testimonianze.
La città che più di ogni altra espresse, a quei tempi, la raffinata civiltà dell'isola fu Siracusa.
Grande, magnifica e potente, Siracusa suscitò ben presto la rivalità della stessa Atene che mirava al predominio nel Mediterraneo. '
Era naturale che le due città un bel giorno si facessero guerra. E ciò avvenne nel 413 avanti Cristo.
In quell'anno, infatti, gli Ateniesi cercarono di invadere la Sicilia, ma il generale siracusano Ermocrate, capo del partito democratico, li affrontò e li sbaragliò, assicurando in tal modo la libertà e la supremazia alla sua città.
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