Epicarmo Con la sua storia ricca e la sua cultura variegata, la Sicilia vanta numerosi primati fin dall'età classica e, così come la letteratura italiana sarebbe molto meno corposa e interessante se da essa venissero omesse le voci siciliane che l'hanno così tanto impreziosita, allo stesso modo la storia della cultura antica avrebbe seguito un percorso sicuramente diverso se a stimolarla per primi non fossero stati i personaggi illustri che in Sicilia sono nati. Forse non tutti sanno infatti che la Sicilia ha dato i natali ai padri fondatori di diverse discipline culturali classiche ed è stato proprio sull'isola che hanno visto la luce le prime forme di teatro, di filosofia, di scienza e di poesia lirica. Basti pensare ad Epicarmo, commediografo e poeta greco antico, secondo alcuni nato in Grecia ma trasferitosi in Sicilia a Megera Hyblaea (attuale Augusta) all'età di tre mesi, secondo i più nato a Siracusa o nella antica città sicana di Krastos. Certo è che visse a Siracusa durante i governi di Gelone, che qui trascorse tutti i suoi quasi novanta anni e che qui iniziò la sua carriera poetica di commediografo. Nel tempo, all'autore siciliano sono state attribuite più di quaranta commedie, di cui oggi restano solo alcuni titoli dai quali è però possibile desumere la predilezione di Epicarmo per la parodia di temi mitologici, episodi dell'epos omerico e personaggi della realtà quotidiana. Al di là dei dubbi sulla sua biografia, è certo che l'autore fu il maggior rappresentante della commedia siciliana in dialetto dorico. Oltre alla commedia, in tempi antichissimi la Sicilia accolse anche i nuovi fermenti filosofici di Empedocle prima e di Gorgia poi. Il primo, ricordato non solo come filosofo, ma anche come poeta e scienziato greco antico, nacque nella città di Agrigento nel 492 a.c. e il suo ruolo nella cultura antica fu tale che Cicerone intorno alla sua figura disse "siano pure detti poeti anche coloro che i greci chiamano fisici, dal momento che il fisico Empedocle scrisse un poema egregio".
Sai tu l’isola bella, a le cui rive manda Jonio i fragranti ultimi baci, nel cui sereno mar Galatea vive e sui monti Aci?
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lunedì 7 gennaio 2013
La Sicilia Antica e Illustre
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