mercoledì 30 gennaio 2013

Sicilia dove il Medioevo ha lasciato dei segni indelebili e suggestivi

Castello di Mussumeli
Castello di Mussumeli
La Sicilia è un’isola dai mille volti, dove le testimonianze ancora presenti di antiche dominazioni, si fondono perfettamente con paesaggi sempre diversi e mai monotoni. Immersa nei suoi colori che vanno dal verde del carrubo, al bianco delle saline, al rosso purpureo della lava, è resa ancora più misteriosa dagli antichi castelli medievali che spiccano superbi, soprattutto nella provincia di Caltanissetta. Fra tratti di terra arsa e fertile, alternata da colline e pianure, mentre a perdita d’occhio si notano distese di viti e olivi e graziose case dall’aspetto rustico, si arriva, quindi, alla cosiddetta Sicilia del feudo che corrisponde, più o meno, alle province interne di Enna, Agrigento e Caltanissetta. Proprio in questa zona, infatti, dalle vette delle rocce spuntano vecchi manieri ancora discretamente conservati, che comunicano tanta fierezza da lasciare udire al visitatore più curioso, gli echi di eroiche battaglie che in questi campi assolati furono consumate. Del resto in tali luoghi, l’epoca feudale si spinse ben oltre le soglie dell’Evo moderno e lo si può comprendere osservando le torri cotte dal sole o i brandelli di muro, dove i signori siciliani dell’epoca potevano comunicare al mondo la propria potenza e ricchezza. L’unico “gioiello” intatto di questi secoli ancora oggi definiti “bui”, è rappresentato dal castello di Mussomeli, pittoresco fino all’inverosimile e davvero molto vicino al centro abitato. Si erge in cima ad una rupe scoscesa di quasi 800 metri di altezza e comunica il carattere fiero del suo costruttore, Manfredi III di Chiaramonte, discendente da una delle famiglie nobili più in vista dell’800, in grado di creare un vero e proprio stile architettonico, ancora oggi denominato “gotico – chiaramontano”. Il suo aspetto resta ancora fedele al periodo in cui venne costruito, anche perché negli ultimi secoli, dopo essere diventato un carcere, venne definitivamente abbandonato.

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